Buona lettura.
INFO
Titolo: 那些年,我們一起追的女孩 / Na xie nian, wo men yi qi zhui de nu hai
Conosciuto come: You Are The Apple of My Eye / Tu Sei La Pupilla dei Miei Occhi (trad.) / The Girl We Chased Together in Those Years
Genere: Romantico, drammatico
Regia: Giddens Ko
Sceneggiatura: Giddens Ko
Durata: 110 min.
Nazionalità: Taiwan
Anno: 2011
TRAMA
Changhua, Taiwan, 1994. Il sedicenne Ko Ching Teng è uno studente della scuola superiore Chingchang High School insieme ai suoi compagni “Gratta Palle”, il serioso “ A Ho, “Tsao il Cazzone” ed “Erezione”. Tutti questi ragazzi hanno una cosa in comune: una cotta pazzesca per Shen Chia Yi, la ragazza più brava della classe ('na secchiona, gente)
Quando Ching Teng ed uno della combriccola si fanno notare, in senso negativo, durante una lezione, Ching Teng viene messo sotto la supervisione della ragazza che, non contenta, cercherà di far capire al ragazzo che deve cambiare atteggiamento e prendere la scuola seriamente.
All'inizio lui non la potrà vedere ma con il tempo svilupperà anch'egli dei sentimenti per la ragazza...
[ Siccome già di mio sono una pigrona dico subito che le info le ho prese gentilmente dal MIST Fansub che si è anche occupato della traduzione in italiano di questo film. Se foste interessati, vi rimando alla scheda sul loro forum. ]
VOTO PERSONALE: ★★★★★★★★
COMMENTONE PREGNO SUL FILM:
Come posso esprimere il turbinìo di emozioni che ho provato durante l'intera durata della pellicola? E' una gamma molto vasta che passa dall'ilarità più sfrenata dei bei tempi del liceo a quella sensazione di vuoto mista a quella tiepida rabbia che non ti infastidisce tanto perché la provi quanto più perché dentro di sé ha un cuore dolceamaro che ti fa pensare che, anche quando vuoi una cosa, difficilmente la otterrai con facilità.
L'inizio di questo film ti fa presuopporre una storia che non riscontra un senso nella realtà, infatti questo film è proprio la dimostrazione di quanto possa essere reale la realtà stessa. Passatemi questo gioco di parole, per favore.
Inizia tutto in tempi abbastanza lontani e, anche se non ho capito nemmeno mezzo dei riferimenti proposti dal protagonista per far capire a me spettatrice in che decade potesse essere ambientata questa storia, ho inteso dove volesse andare a parare.
Non so se mi ha fatto poco effetto questa parte della storia, quella adolescenziale, in quanto non è che siano passati eoni
da che io abbia sperimentato la mia - a diciannove si è ancora in quella merdosa fase che la gente di mezz'età rimpiange ogni cinque minuti? - ma devo ammettere che, nonostante io l'abbia vissuta in modo diverso, rispecchia almeno in parte quelle di alcune persone che conosco. E no, NON sto parlando delle abitudini del protagonista.
In questa prima parte sui banchi di scuola c'è molta spensieratezza d'animo, si pensa maggiormente a fare minchiate che a pensare seriamente a cosa fare
Il film è chiaramente una storia di rimpianti, di 'se' e di 'ma', di occasioni sprecate, di silenzi che non dovrebbero esserci e di parole troppo pesanti per il contesto in cui vengono pronunciate e credo sia anche un film per certi versi di riscatto nel quotidiano e anche di quelle seconde occasioni che gente più grandi di te, con più vissuto alle spalle, ti dice che esistono solo nelle storie di fantasia e che nella vita è più facile vincere il jackpot che ritrovarsi in mano il jolly che ti piò cambiare la vita, ma è forse proprio questo insieme di cose a rendere questo film reale, bello ed emozionante, capace di farti scaturire delle riflessioni ma anche di farti ridere in leggerezza con delle situazioni assurde ma non per questo volgari o di cattivo gusto.
Probabilmente vi starete chiedendo il perché di quel titolo, perché proprio quella citazione. Ebbene, sappiate solo che appena l'ho letta ho pensato al protagonista di questo film, a quello che era all'inizio e in cosa si è trasformato durante il film, durante la sua vita, a dimostrazione del fatto che una frase del genere la pensi in un momento della tua vita ma poi ci sono degli avvenimenti, delle persone, dei sentimenti che ti fanno pensare che siano tutte parole profondamente sbagliate, che non dovrebbero esistere nel tuo contesto di vita ed ecco allora che ti ritrovi a metterle in discussione, a dire che no, non è così che voglio vedere il mondo e allora ti impegni e dimostri a quest'ultimo e a te stesso che avevi ragione e che sei riuscito a cambiare, a spaccare culi, a rendere, seppur nel tuo piccolo quotidiano, il mondo un posto diverso, migliore forse, e che quest'ultimo deve ringraziare TE per la sua evoluzione, per il suo piccolo progresso e che quindi dipenderà da te, sarà tuo eterno debitore anche quando tu non esisterai più e non respirerai e non camminerai e non canterai o piangerai più su di lui.
Volete sapere cosa vi dico? Prendetene e guardatene tutti. Vi piacerà? Non posso rispondere per voi ma posso dirvi che non mi ha lasciata indifferente, seppur delicatamente mi ha emozionata e che, se anche voi apprezzerete questo film, dovreste prendere in considerazione l'idea di farlo vedere ad altre persone, se non altro per amore verso quella persona. E non arrabbiatevi se non capirà o non apprezzerà questo film come voi: il gioco varrà la candela anche solo per sentirsi dire che è uno dei film più brutti che si possano vedere nell'arco di una vita intera.
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