lunedì 30 marzo 2015

[Opinioni film: The Eyes of Dawn] « Ho capito che la guerra infligge maggior danno alle donne piuttosto che agli uomini. »

INFO


Titolo: 黎明之眼 / Li Ming Zhi Yan
Conosciuto come: The Eyes of Dawn
Genere: Drammatico, storico, guerra
Regia: Bruce Le
Sceneggiatura: Yan Geling
Durata: 88 min.
Anno: 2014
Nazionalità: Cina


TRAMA

Una ragazza, nonché medico, alla ricerca della verità che si cela dietro le 'donne di conforto' vissute durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale e rese tali da parte dell'esercito giapponese, un giorno ha modo di incontrarne una molto famosa, scoprendo in seguito da alcune sue parole che in realtà quella è la nonna che non ha mai avuto modo di conoscere. Il venire a sapere del passato della nonna appena ritrovata e di tutte le vicissitudini che affrontò durante quel periodo, mettono a dura prova la giovane, la quale non riesce ad accettare che la nonna è anche una delle persone più adatte a far luce sul passato e le sue barbarie.

VOTO PERSONALE: ★ 1/2



COMMENTONE PREGNO SUL FILM:




Sinceramente non so bene nemmeno io come abbia scoperto questo film, se non che un giorno di qualche mese fa lo trovai su AsiaTorrents e, nonostante la trama palesemente confusionaria tradotta con un traduttore, mi ispirò a prescindere e finii per metterlo sull'HD, dimenticandomi completamente della sua esistenza. Oggi però mentre cercavo di fare un po' di ordine mentale ripassando un attimo i titoli che ho sull'HD l'ho ritrovato ed alla fine ho deciso di dargli un'occhiata, complice anche il fatto che dura all'incirca un'oretta e mezza, quindi un filmettino con una lunghezza umana rispetto alle due ore standard coreane o alle due ore e mezza se non più di un film indiano. 
Francamente non sapevo bene cosa aspettarmi visto che la trama la avevo completamente rimossa e devo dire che in un primo momento mi aveva anche presa ma, e qui inizio a pensare che dobbiamo dare il nome ad una nuova sindrome Q (= Quercy) perché ultimamente tutti i film che guardo mi piaciucchiano per un'oretta e poi manco a farlo apposta diventano troppo.... troppo. E non solo perché in alcuni punti sembrava che si fossero dimenticati dei pezzi - proprio un salto da una scena all'altra - che, dopo aver attribuito una prima volta ad una svista ho iniziato a credere che fosse più che altro censura anche se non so bene come funzioni in Cina quindi non so, è solo una mia impressione. Se qualcuno più ferrato di me ci capisse qualcosa faccia un cenno. :sisi:
Ritornando al film la storia di base era anche molto interessante, specialmente per una persona come me che sa davvero poco di questo periodo storico - parliamo pur sempre delle conoscenze base acquisite sui libri delle medie quindi non tutto questo pozzo di conoscenza - e soprattutto di una persona che non sapeva nulla di queste cose. Sì, lo so che a diciannove anni suonati si dovrebbe sapere di più però si dice anche che non è mai troppo tardi quindi abbiate fede.





Il fatto che fosse un po' in bianco e nero - bianco e nero da 2014 quindi non come i bei vecchi film come La vita è meravigliosa, dove anche un'ignorante in materia come me sapeva che il fascino stava anche in quel particolare che ti faceva pensare che il film era vecchio per intenderci - e un po' a colori. Presumo che il bianco e nero sia stato utilizzato per rendere più 'storico' il contesto delle vicende ambientate nel passato o comunque per far notare che quello succedeva ottant'anni prima mentre la componente a colori si è vista solo nel presente con le tre generazioni riunite. Ecco, la storia di questa donna, giornalista cresciuta come donna giapponese ma che in realtà era di origini cinesi e che per vari motivi finì per diventare una 'donna di conforto' mi ha colpito anche se nei primi quindici minuti mi è sembrato tutto molto affrettato, come quando mandi avanti veloce un film o le pubblicità su SKY, non so se rendo l'idea, cosa che mi aveva anche preoccupata perché un quarto d'ora ce lo si fa piacere, un'ora e mezza un po' meno. 

Questa prima parte del film, quella ambientata principalmente nel presente dove c'era la scoperta ed il ricongiungimento mi è piaciuta anche se è durata poco per lasciare spazio alle vicende del passato, per far conoscere allo spettatore cosa successe alla donna e a tutte le altre sue compagne 'di sventure' che definire drammatiche potrebbe quasi risultare riduttivo in certi frangenti. La cosa che però mi ha colpito, quando si è ritornati al presente, è stata la reazione della nipote ma soprattutto la motivazione dietro quei pensieri e quegli atteggiamenti che francamente ho trovato assurdi; non so se mi sarei comportata allo stesso modo però come spettatrice posso dire che mi è sembrato di cattivo gusto; ed anche qui di cattivo gusto non perché stonasse nel contesto ma perché proprio rappresentava un quadro diverso da quello che mi sarei potuta aspettare ma che comunque a modo suo ha dipinto una possibile reazione umana. 



Il film fino ad un'oretta mi è anche piaciuto ma poi è iniziato a scadermi un po' per alcune scelte narrative che, soprattutto in un caso avvenuto nel passato, mi è sembrato traGGico ma come un melodramma coreano e non come una storia struggente che dovrebbe farti dire 'Cristo che mondo', non so se riesco a farvi capire ciò che intendo dire. 





Insomma, visione nel suo genere interessante, sicuramente poco piacevole visti i temi affrontati e la forte carica drammatica delle vicende e del titolo. Tolte alcune cose che francamente mi sono sembrate un po' cazzute e magari evitando di ritrovarsi con delle scene completamente diverse da quelle che si stava vedendo dieci secondi prima probabilmente ne sarebbe uscito anche un film migliore per i miei gusti ma nel complesso non è stata una visione che mi abbia fatto pentire completamente di averla vista. Unica pecca i sottotitoli francamente sono un po' piccoli quindi poco indicati per chi ha qualche problema di lettura ma per il resto non so se lo consiglierei visto il tema ma sicuramente può essere un buono spunto di partenza.

 

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