mercoledì 24 febbraio 2016

[Pensieri fra le pagine: Automatismo meccanico] Quando l'amore viene insegnato da una favola.

Buon pomeriggio tu!

È da un po' che non scrivo niente riguardo alle mie letture, principalmente perché ho fatto un periodo a non leggere, a non essere stimolata a farlo tramite i titoli che stavo già portando avanti, motivo per cui anche il commento su Chrysalis non sarà a sé ma bensì uno di quei post-pillole di cui ti avevo parlato qualche tempo fa. Non so quando riuscirò ad inaugurare questo nuovo traguardo ma ci tenevo a farlo perciò aspettati qualche commento nelle prossime settimane!
Oggi invece voglio parlarti di un libriccino piccino picciò, Automatismo meccanico, di matrice nostrana e che, nonostante la brevità e le pecche, ha comunque saputo dimostrare il suo valore e quello delle penne e le menti che lo hanno creato, quindi mi aspetto davvero grandi cose da queste promettenti autrici. 
Ma bando alle ciance e diamo uno sguardo più approfondito al tutto!

INFO


Titolo: Automatismo meccanico
Autore: Daniela Barisone; Marika Davoli
Genere: Fantastico, romantico
Pagine: 78
Formato: Brossura
Editore: I Love Books
Anno: 2011
Disponibilità (ad oggi): In commercio



TRAMA

Lord Michael Pritch fa un acquisto piuttosto azzardato. Un robot non è facile da mantenere, soprattutto quando manca totalmente di voglia di lavorare. Billie dovrebbe obbedire agli ordini del suo padrone, eppure, pur essendo un robot, è un ribelle della peggior specie. Nonostante il carattere "umano" di Billie e i suoi scontri con la governante di casa, Milord si affeziona ogni giorno di più a quel robottino dagli occhi verdi. Lo ama fino allo spasimo, ma gli esseri umani non sono stati creati per amare degli automatismi meccanici. Una favola romantica in salsa steampunk che va contro il razzismo sessuale, dove non importa essere maschio o femmina, uomo o robot. Infine una piccola visione del Creatore di tutte le cose, che non è poi così terribile come la gente crede che sia. Anzi, ha parecchio senso dell'umorismo.


VOTO PERSONALE: ★ 1/2


COMMENTONE PREGNO SUL LIBRO:

Sottofondo musicale


First Kiss - Sentimental Scenery

Questo libro volevo leggerlo da qualche annetto anche se non ebbi mai effettivamente l'opportunità di acquistarlo e di conseguenza leggerlo. Ringraziamo gli scontazzi di Ibs per avermi dato la scusa perfetta! xD
Scherzi a parte, avevo bisogno di una lettura disimpegnata ma al contempo interessante per potermi riapprocciare alla lettura in modo graduale e senza troppi shock di sorta e tra gli acquisti che ho fatto l'ultima volta grazie ai saldi be', questa era l'opzione più leggera e fondamentalmente breve che avessi a disposizione. 

La storia è molto carina e lascia comunque il segno anche se, a causa della sua brevità, fatica non poco a fare breccia nel cuore del lettore, il quale si ritrova davanti un libriccino di appena ottanta pagine dove ci sono tante cose da raccontare in così poco tempo a disposizione. Ne consegue quindi un generale abbassamente dell'introspezione e della caratterizzazione dei personaggi che sono abbastanza carenti, rendendo di fatto pressocché impossibile riuscire ad affezionarsi nella maniera 'corretta' agli stessi. Con questo non sto dicendo che siano tutti spessi come dei post-it ma in verità questo non si discosterebbe poi troppo dalla realtà dei fatti, poiché persino i protagonisti tendono ad essere delle macchiette nella loro stessa storia, cosa che porta inevitabilmente chi legge le loro vicende ad etichettarli come un qualsiasi reparto di un supermercato. Non sarà quindi strano ritrovarsi come la sottoscritta a definire Billie un robot che tende a fare troppe avance al suo padrone, così come quest'ultimo non sembrerà altro che un lord inglese tutto intirizzito e talvolta anche con la puzza sotto al naso, cosa che non mi ha di certo aiutato ad apprezzarlo.
Insomma, la profondità dei personaggi - o la mancanza della stessa -, si nota parecchio e se la lettura viene presa nel modo per così dire sbagliato, la lettura ne risente. Io non ho avuto poi molti problemi ma c'è anche da dire che mi sono approcciata alla lettura senza stimoli o problemi di sorta, non fregandomene di quanto ci avrei messo a leggere ottanta pagine e se lo avrei droppato prima di subito o meno. Insomma, l'ho semplicemente preso come un percorso nemmeno troppo impegnativo da fare, come quando si inizia a fare un po' di esercizio fisico pur essendo sollevatori di scamorze. 

Dando uno sguardo
      veloce alla trama...


La storia è abbastanza superficiale e racconta una visione dell'argomento umani e macchine, ambientando il tutto in una realtà steampunk dove i protagonisti sono lord Michael Pritch ed il suo maggiordomo androide Billie, il quale è sempre pronto a guardare il padrone con fare malizioso, facendo anche un po' il civettuolo per farsi notare. La storia poi sfocia in quello che nel gergo anime si definirebbe yaoi, spalancando così le porte e le braccia verso un mondo fatto di emozioni che una macchina non dovrebbe provare (Billie) e delle domande esistenziali e morali su quanto sia effettivamente sano e giusto intrattenere rapporti di natura intima con un essere sì senziente ma non vivo (Lord Pritch). 
Ovviamente non esistono solo questi due personaggi ma la storia indubbiamente ruota attorno a loro due e di conseguenza si muovono anche gli altri personaggi, come i pianeti girano intorno al sole. 
La storia inoltre cerca di porre interrogativi piuttosto spinosi e difficili da trattare, pociè piuttosto facile scadere nella banalità, nel buonismo o in qualsiasi connotazione negativa del discorso ma fortunatamente tutto ciò non accade, e le scrittrici ci donano la loro versione e la loro opinione, convidisibili o meno che siano, concludendo una storia in modo abbastanza scontato ma non per questo meno prezioso e, a modo suo, dolce

Insomma, libro leggero, scorrevole e molto carino da leggere che, pur avendo dei difetti, riesce comunque ad intrattenere un lettore in cerca di una favola per evadere qualche ora anche se purtroppo il non riuscire ad affezionarsi ai personaggi a causa della scarsa caratterizzazione, implica un grave handicap della storia stessa, che non sembra decollare mai veramente, rimanendo un puntino bianco pressocché invisibile su di una lavagna completamente spoglia di qualsivoglia scritta, cosa che rattrista la lettrice che è in me proprio perché di storie così ce ne vorrebbero di più; essendo di due penne emergenti non si riesce ad apprezzare appieno il loro potenziale a causa di alcune ingenuità stilistiche ma, usando un paragone con i motori solo per sembrare figa, i cavalli sotto al cofano ci sono quindi non mi aspetto altro che nuove prodezze stilistiche da parte di queste due scrittrici talentuose. 

Consigliato anche solo per sorridere davanti a quello che inizialmente, ed erroneamente, avevo etichettato come classico rapporto da rom-com ma che alla fine ha saputo catturare una piccola parte del mio cuore, lasciandomi con un finale molto toccante ed intenso ma che conclude con delicatezza e poesia una storia tenerissima di un amore apparentemente impossibile, frutto di un Dio erroneamente reputato crudele ma che anzi cela una vena di umorismo

Riassumendo in pochi punti salienti ecco tutto ciò che devi sapere su Automatismo meccanico

  • Idea alla base molto carina ed interessante ma non sfruttata appieno;
  • La brevità può incentivarne la lettura ma il risultato finale lascia l'amaro in bocca;
  • I personaggi non hanno il giusto approfondimento e di conseguenza non ci si affeziona a loro
  • Finale per alcuni dolceamaro ma che rende giustizia ad una storia come questa.     

 

Nessun commento:

Posta un commento