venerdì 22 aprile 2016

[Pensieri fra le pagine: Highlander. Amori nel tempo] Bionde, kilt e caffè. Il maGGico trio delle cose stonate.

Buona sera tu!

Questo è il post n° 102 che pubblico qui sul blog e la cosa mi perplime ed emoziona al tempo stesso. 
Quando decisi di aprire questo blog non pensai che sarei arrivata così lontano e che avrei raggiunto così tanti traguardi. La cosa ovviamente mi rende molto felice, poiché se ho ancora voglia di scrivere è anche merito tuo perché mi segui e mi supporti in silenzio o con un commento.

Oggi però vorrei anche intrattenerti e magari strapparti un sorriso con i miei pensieri poco lusinghieri su un romanzo, Highlander. Amori nel tempo, che ha saputo sì intrattenermi ma che ha fin troppe note stonate, motivo per cui questo sarà un commentone di demolizione anziché di apprezzamento. Sai come sono i miei commenti 'cattivi' perciò sentiti libero di chiudere qui il post e fare altro.

Se invece sei ancora qui, be', ti auguro buona lettura!

INFO

Titolo: Highlander. Amori nel tempo (
Beyond the Highland Mist)
Serie: Highlander
Autore: Karen Marie Moning
Genere: Romantico, fantastico
Pagine: 377
Formato: Brossura
Editore: Leggereditore
Anno: 2011
Disponibilità (ad oggi): In commercio
Prezzo: 10,00 €

TRAMA

Hawk è un predatore leggendario, invincibile sul campo di battaglia quanto nelle camere delle dame di tutto il Regno. Nessuna donna è in grado di ignorarne il fascino, ma mai nessuna è riuscita a scalfire il suo cuore... Finché un mago assetato di vendetta non trasporta Adrienne de Simone dalla Seattle del Ventesimo secolo alla Scozia medievale. Prigioniera di un secolo troppo distante da lei, con la sua intraprendenza e i suoi modi diretti, Adrienne diverrà la sfida più ardua che Hawk abbia mai affrontato. E quando i due vengono costretti a sposarsi, Adrienne si ripromette di tenerlo a debita distanza... Ma lui le ha sussurrato che presto non potrà fare a meno di pronunciare il suo nome nel buio della notte, e questa volta lei dovrà ricredersi, perché anche nel più duro dei predatori può celarsi la promessa di una felicità sconfinata. Per assaporarla insieme dovranno vincere le ultime resistenze che stringono i loro cuori. 

VOTO PERSONALE:

COMMENTONE PREGNO SUL LIBRO:

Fino a qualche anno fa probabilmente avrei adorato un libro così sciapo e senza spessore se non quello delle innumerevoli pagine che sono state inchiostrate per pubblicare questa roba ma ormai, a vent'anni, queste cose mi fanno ridere anche quando non dovrebbero.

Non sono mai stata una grande anima romantica, di quelle che corre dietro agli amori da favola o da romanzetto rosa ma ammetto che mi sono sempre piaciute le storie di fantasia ambientate in contesti storici, perciò quando ho voglia di leggerezza tendo sempre a propendere per letture come questa; infatti eccomi qui a parlarne. Tutto torna, no? Ma direi di andare avanti. 
Ho iniziato Highlander. Amori nel tempo per un semplice motivo: i commenti caustici che leggevo nell'internet. Credevo che in un paio di giorni lo avrei letto facendomi un sacco di risate, soprattutto quando non avrei dovuto, ed in un certo senso è stato così anche se ci ho messo qualche giorno di più, complice anche la mia mania di leggere quattro libri insieme. Ma questo non deve interessare a nessuno. :P

La trama è di una povertà imbarazzante ma se uno legge un libro simile non si aspetta granché a livello di intreccio, perciò va benissimo così. Il vero problema arriva quando l'autrice decide di aggiungere dei particolari simpatici come delle unghie che stridono su di una lavagna. Quanto è fastidioso, non è vero? 
La licenza poetica ci sta, non dico di no, ma se inizi a scrivere castronerie, be' aspettati che qualcuno possa anche fartelo notare.
Io onestamente non ci avevo fatto caso ma, incuriosita e dubbiosa ho chiesto delucidazioni riguardo un avvenimento che viene descritto e su cui probabilmente tornerò nel corso del commento, ovvero il fatto che la protagonista chieda caffè quando nel 1513 non era ancora presente, oltre che considerato piuttosto amaro dai primi individui che lo assaggiarono, così come il fatto che venga più volte menzionato il kilt, comparso solo nel '700. Sì, anche io sono rimasta basita quando l'ho scoperto, abituata com'ero a vederlo sbandierato ovunque in produzioni cinematografiche e televisive. 
Queste imprecisioni insomma già mi avevano infastidita ma non contenta ho deciso di proseguire nella lettura e vedere quali altre perle di rara bellezza l'autrice avrebbe deciso di inserire nel suo romanzo. 

Chiariamo una cosa, l'idea di base, seppur già vista mille volte, rimane comunque godibile, perfetta per staccare un po' il cervello mentre si legge una storia leggera, però deve piacere l'idea dello stereotipo del maschio dominante bello, con il petto scolpito e virile sotto ogni punto di vista. E probabilmente si sarà capito dall'inizio di questo post che io non apprezzo poi molto questo cliché. La cosa carina è stata l'idea del viaggio nel tempo, un altro tema che mi affascina non poco, anche se comunque anche in questo frangente l'autrice non si è risparmiata la castroneria, decidendo che una ragazza di New Orleans capisse improvvisamente un dialetto scozzese e riuscisse anche a parlarlo in modo pressocché impeccabile, tranne in rari casi. Ora, io non so nemmeno parlare il mio di dialetto, perciò come può un autore pretendere che chi legge la sua storia creda ad una cosa simile? Va be', non commentiamo oltre.

Adrienne è la protagonista, ovviamente avvenente, che odia gli uomini belli e che si ritrova catapultata nella Scozia del XVI° secolo. Fino a qui tutto bene, anzi mi stava quasi intrigando poiché ho avuto il piacere di vedere la prima stagione di Outlander, tratto da una serie di romanzi che poggia le sue basi narrative su un contesto simile a quello di Highlander
Costretta ad impersonare una donna che non è, finendo in sposa ad un uomo, indovinate un po'?, così avvenente che può avere qualsiasi donna lui voglia pronta a cadere ai suoi piedi, Adrienne si ripromette di non subìre mai il fascino del suo nuovo marito, ma anzi di tenerlo a debita distanza. Come è ovvio che sia, questa cosa non succede ed anzi la nostra protagonista non farà altro che continuare a rompere le palle pensando che no, lei non si farà fregare da un altro uomo avvenente. E pensare che ne avrà ben due tra cui scegliere! xD

Vogliamo parlare dei personaggi? Parliamone, seriamente.

Adrienne si ritrova catapultata in un secolo che non le appartiene e ha solo un attimo di confusione, poiché infatti nel giro di poco tempo si riprende e si comporta come se niente fosse successo. Siete seri? Senza menzionare il fatto che una degli anni '90 conosce a menadito gli usi ed i costumi di un'epoca così distante dalla sua. Ma tenetevi forte, perc la vera bomba sta per arrivare ora: si sveglia - come se niente fosse, ricordiamolo -, e chiede del caffè. E loro, udite udite, ce l'hanno! Meglio proseguire, altrimenti rischio di rimanere qui in qualche maniera. 

Hawk. Proprietario terriero avvenente e stronzo, l'uomo che non deve chiedere mai poiché abituato ad avere e a prendersi tutto. 
Il suo gioco per sedurre la bella moglie è praticamente lo stesso che si vede in qualsiasi romanzo rosa, con la differenza che qui lui, tra le altre cose, pensa bene di usare l'approccio da falconiere per raggiungere il suo obbiettivo. Davvero romantico. *SESE*
Quando capirò cosa ci trovano le lettrici in uomini simili sarà sempre troppo tardi; è un dato di fatto che io l'umanità proprio non riesco a comprenderla. 

Adam Black. Posso dire in tutta onestà che il personaggio a conti fatti più cattivo della storia è stato anche il mio preferito? Nonostante anche lui cercasse di sedurla, è stato il meno peggio tra i tre. Purtroppo l'idillio è durato poco, perché anche costui si è rincoglionito e ha piantato casini a destra e manca, cosa che ha reso non poco difficoltosa la lettura nel suo insieme. 

Insomma, so già che pian piano leggerò tutti i libri della serie - fortunatamente autoconclusivi -, ma non posso dirmi per niente entusiasta della lettura, anzi. Evidentemente sono una di quelle lettrici particolarmente esigenti che vuole un minimo di coerenza anche in un romanzo a tinte fantastiche, cosa che ovviamente è più facile a dirsi che a farsi visto che l'autrice è sempre pronta a descrivere scene d'amore poco ispirate e mai pienamente coinvolgenti, ma ad informarsi non ci pensa nemmeno per scherzo. 
Diciamo quindi che dopo aver letto un po' di romanzi di questo genere trovo difficile rimanere incollata al libro per la storia, puntando invece sui personaggi. In questo caso però la storia è sciapa e priva di mordente ed i personaggi sono al limite dell'odioso. Sì, qualche sorriso ogni tanto lo sanno dare ma non mi emozionano i battibecchi e non mi sento coinvolta a vederli in nessuna circostanza, cosa a mio avviso fondamentale in questo genere di romanzi.

Insomma, per me non vale la pena di essere letto. Mi ha delusa profondamente anche se comunque sono contenta di non averci speso più di 3/4€ avendolo comprato online. Ricordo che volevo leggerlo da anni e onestamente anche prima di iniziarlo mi sono chiesta se i commenti caustici non fossero un tantino esagerati, soprattutto visto lo stuolo di commenti positivi pieni di sbrodolamenti su storia e personaggi. Ahimé sono proprio questi ultimi ad avermi tratta in inganno. Probabilmente, come già detto, io non sono più la lettrice ideale per questo genere di romanzi, anche se rimango fermamente convinta dell'idea che ci sono anche delle piccole perle nel mare di titoli copia-incolla nel genere, motivo per cui continuerò a cercarle. A tal proposito se volete davvero buttarvi su un libro bello, seppur senza viaggi nel tempo, date uno sguardo a Mistero al castello, scritto bene e molto coinvolgente, nonostante la forte presenza di descrizioni. :)

 

1 commento:

  1. *legge*
    *rotola*
    *approva al 100*

    Coraggio Fiorellino, sono esperienze come questa che forgiano noi lettrici. Successe anche a me anni fa, quando una amica mi prestò degli Harmony decantandomene le qualità.

    Ora, forse sono io che ho il romanticismo di una ameba XD ma non credo, è che questi romanzi sono tutti ugualmente squallidi, letto uno letti tutti, e quei pochi che si salvano devi cercarteli col lanernino come Diogene.

    Neache io capirò mai cosa ci trovino certe donne in romanzi in cui il sesso sembra essere l'unica cosa importante e in cui trionfa il maschio dominante e la donna sottomessa finto-coraggiosa(sì, mi riferisco anche alle 50 Sfumature di Schifo), ma per me non è così nè lo sarà mai, perciò segno sul libro nero anche quest Sommo Titolo ^^ e ti ringrazio di esserti immolata per noi!

    Coccole! ^_^

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