venerdì 1 aprile 2016

[Pensieri fra le pagine: Mistero al castello] « Crepuscolo. Quando la luce è fuggita ma le stelle non si sono ancora mostrate. Quello è il crepuscolo, la più bella e la più triste ora del giorno. »

Buona sera tu!

Non pensavo che avrei mai parlato di un Harmony sul mio blog ma dicono che ci sia una prima volta per tutto, infatti eccomi qui a parlartene. 
Iniziato senza particolari aspettative e carica di un gran numero di pregiudizi, ho dovuto ricredermi con l'incedere della storia, molto articolata e complessa, la quale ha saputo tenermi incollata fino all'ultima pagina. Ma bando alle ciance, è arrivato il momento di parlare del libro Mistero al castello!

INFO
 

Titolo: Mistero al castello
Autore: Deanna Raybourn
Genere: Romantico, mistero
Pagine: 319
Formato: Brossura
Editore: Harlequin Mondadori
Anno: 2010
Disponibilità (ad oggi): non in commercio



TRAMA

Scozia - Transilvania, 1858
Per Theodora Lestrange, che sogna di diventare una scrittrice di successo, la prospettiva di sposarsi e mettere su famiglia è un incubo. Così, quando una cara amica la invita a raggiungerla in Transilvania per le sue nozze, la giovane non esita a lasciarsi alle spalle Edimburgo e un pretendente che non ama, sperando di trovare ispirazione per il suo nuovo romanzo nelle cupe leggende che ancora permeano quei luoghi. Le sue aspettative non vengono deluse: nel castello dei Dragulescu, di cui è ospite, si respira aria di mistero e il padrone di casa è un personaggio a dir poco enigmatico, che risveglia la sua immaginazione e accende in lei una passione incontenibile. Poi una serie di tragici eventi getta una luce ancor più sinistra sul castello, e Theodora si rende conto che diventare preda del desiderio non è l'unico rischio che corre, né il più pericoloso.
Un thriller storico romantico e misterioso, con suggestive atmosfere gotiche, che mantiene alta la tensione fino all'ultima pagina.


VOTO PERSONALE:

COMMENTONE PREGNO SUL LIBRO:

Garrison Starr & AG - Redeeming Fire
 


Onestamente quando ho deciso un paio di pomeriggi fa di leggere un Harmony non mi aspettavo che lo avrei divorato ma soprattutto che mi sarebbe piaciuto così tanto. Ne ho pochi ormai, ma ne ho letti abbastanza per sapere che spesso e volentieri il detto letto uno, letti tutti calza a pennello, perciò l'unico brio che ho provato quando ho preso in mano questo titolo e non un altro è stata la suggestiva ambientazione in un castello nel cuore della Transilvania, luogo di folclore, leggende e misteri. Ebbene, addentrandomi pian piano nella storia ho avuto modo di scoprire che questo è un romanzo rosa atipico, con una storia d'amore molto misteriosa e quasi marginale rispetto al genere di appartenenza e che fa del misticismo, della dualità e della leggenda il suo punto di forza, lasciando interdetto il lettore fino agli ultimi capitoli, quando ormai la storia sta volgendo al termine, lanciando in faccia allo stesso una verità sconvolgente ed inaspettata, condita con alcune scene dai ritmi serrati e che terranno con il fiato sospeso colui che si appropinquerà a questo romanzo. 

La storia banalmente è solo un espediente già visto per mostrare una storia più articolata. Abbiamo dunque una protagonista femminile determinata ed ambiziosa, una donna che precorre i tempi in cui vive e che infatti si sostenta grazie alle sue incredibili abilità di scrittrice; ella infatti pubblica romanzi e racconti sotto uno pseudonimo, ben conscia che mostrare al mondo il fatto di essere donna comporterebbe uno scandalo e sarebbe controproducente per la sua carriera romanziera. Quando una sua cara amica, tale Cosmina, la invita nel castello presso cui vive in qualità di discendente della famiglia Dragulescu, in Transilvania, la giovane decide di accettare di buon grado l'invito di andarla a trovare. Qui avrà modo di scontrarsi con una realtà non così dissimile da quella delle Highlands scozzesi, così ammantata dalle superstizioni e dalle dicerie da cozzare visibilmente con l'educazione che ha ricevuto e che la rendono una persona acculturata e scettica davanti a sciocche superstizioni. Questo sarà quindi un terreno fertile per il suo nuovo romanzo e per l'amore che presto inizierà a porre le sue basi con l'entrata in scena dell'affascinante conte Andrei Dragulescu, tornato recentemente da Parigi in seguito al trapasso del precedente conte nonché genitore dello stesso. 
Quando però i misteri non faranno che accrescere con la morte di un'inserviente, per Theodora si apriranno le porte di un modo ben più spaventoso ed oscuro di quanto immaginava prima di mettere piede in Transilvania.
 
La scrittrice è stata magistrale nel non far mai trasparire la vera natura del conte, lasciando credere più di una volta sia al lettore che alla protagonista una natura soprannaturale albergata nel conte stesso, mai smentita né svelata. E su una coltre di fumo si basa tutto il romanzo, poiché anche in seguito ai misteri ed agli avvenimenti che si susseguiranno fin dopo l'omicidio ad opera di una creatura, un vampiro chiamato dai locali strigoi, non si saprà nulla e ci si concentrerà sulla vita di tutti i giorni, sul riprendere il controllo di essa e dei pettegolezzi che ne deriveranno, senza ovviamente dimenticare quell'alone di inquietudine mista a curiosità che non abbandonerà mai nessuno, curiosi come si è di scoprire cosa succederà nel capitolo successivo, se si verrà a conoscenza di qualche nuovo retroscena o meno. 

Personalmente ho adorato il romanzo proprio in virtù del suo mistero sempre fittissimo e per la grande abbondanza di descrizioni, le quali però non risultano mai forzate, fuori contesto o eccessivamente noiose e prolisse, tutt'altro. Ho altresì amato la storia d'amore molto piacevole e leggera, messa in secondo piano dai misteri e dai segreti che apparentemente tutti coloro che abitano il castello sembrano celare, cosa che impossibilita un calo di interesse. 
Un altro punto a favore del libro e dell'autrice è stato caratterizzato dalla poesia con cui ha descritto l'amore carnale dei due protagonisti, lasciando al lettore il compito di immaginarne i dettagli, fornendo solo delle fuggevoli basi, cosa che ho trovato molto gradita e piacevole, una ventata di aria fresca rispetto alle reminiscenze dei vecchi Harmony che lessi tempo addietro e che invece trovai fin troppo esplicite.
 
I personaggi sono stati tutti ben caratterizzati e a loro modo capaci di suscitare interesse, simpatia od odio nei loro confronti. Non si poteva quindi non provare simpatia nei confronti della dolce Cosmina, essere intrigati dal fascino del conte o ancora non rimanere dispiaciuti davanti ai racconti di vite distrutte come quella del dottor Frankopan o di Florian, i quali hanno raccolto i cocci delle loro vite passate per costruirne di nuove.  
Il preludio al finale ha concluso una storia molto piacevole e scorrevole, mettendo un punto davvero pesante e forse difficile da metabolizzare proprio in virtù del fatto che il suo è stato un arrivo come un fulmine a ciel sereno, del tutto inaspettato, almeno per quanto mi riguarda; la conclusione in sé invece l'ho trovata un po' banale ma ben congeniale al contesto in cui si trovava, perciò così come la trama non originale è stata strumentalizzata per tessere le fila di una storia molto complessa ed affascinante, il finale chiude definitivamente la parentesi personale portando in scena qualcosa che magari molte lettrici desideravano ma che a me personalmente ha lasciato indifferente.

Insomma, seppur ormai sia quasi impossibile accaparrarsi una copia di questo romanzo, ne consiglio vivamente la lettura ed io stessa cercherò altri romanzi di quest'autrice così promettente.


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