Buon pomeriggio tu! Come va la vita? Spero bene.
Io sto finalmente aprendomi a nuove prospettive e, nonostante il periodo non sia dei migliori, sto cercando di godermi maggiormente quello che ho e di trarne ispirazione per essere meno musona e più attiva. Giocare non è più uno stress ma un divertimento e, seppur a rilento, sto riprendendo a leggere. E proprio di libri voglio parlare oggi.
Avevo accennato qualche tempo fa che avrei provato a fare dei post in cui cercavo di dare un'opionione breve e concisa su alcuni libri per i quali non ero riuscita a scrivere un vero commentone, perciò eccoci qua.
Questo post è stato tra le bozze per un sacco di tempo ma finalmente ho deciso di pubblicarlo e vedere se può piacerti. Perciò buttiamoci in questo esperimento, che ne dici?
Titolo: Caligola. Impero e follia
Autore: Franco Forte
Genere: Storico
Pagine: 403
Editore: Mondadori (Collana Omnibus italiani)
Prezzo: 22,00 €
TRAMA
Ha appena cinque anni, Gaio Giulio Cesare, quando il padre decide di
portarlo con sé per una campagna militare nelle terre da cui ha preso il
suo nome: la Germania. Perché suo padre è Germanico, il più potente e
acclamato generale di Roma. L'uomo che molti vorrebbero incoronare
imperatore, al posto dell'odiato e temuto Tiberio. Il comandante che non
ha paura di nulla, tranne che di un essere umano: la moglie, Agrippina,
nipote di Augusto, la madre dei suoi figli. Tra loro c'è Gaio, che non
ama il suo nome e preferisce il soprannome che gli hanno dato i suoi
amici legionari, cui procura schiave e divertimenti, ottenendo in cambio
di essere accolto nel loro gruppo e ricevere i loro duri insegnamenti.
Quel soprannome che prende origine dalle calzature militari troppo
larghe che ha sempre ai piedi, le caligae. Quel soprannome che
porterà con sé per tutta la vita: Caligola. E quando suo padre Germanico
viene avvelenato ad Antiochia, la terza città più grande del mondo, il
piccolo Caligola giura che avrà la sua vendetta. È in quel momento che
capisce che essere amato non basta, che essere un grande guerriero non è
sufficiente, che il vero potere risiede nelle informazioni. Per questo
impara ad attraversare non visto i corridoi dei palazzi imperiali, dove
viene a conoscenza di trame, intrighi e congiure, ordite da uomini
assetati di potere e da donne crudeli e disinibite. Sotto il sorriso
maligno del vecchio Tiberio, che pare avere stretto un patto con gli
dèi, tanto si mantiene lucido, energico e spietato anche in vecchiaia.
Così il piccolo Caligola intraprende il percorso che lo porterà a sedere
sul trono dell'Urbe. Un percorso lungo, pieno di ostacoli, in cui la
tentazione della vendetta deve essere sempre temperata da prudenza e
astuzia. Un percorso che farà sì che sarà lui, non suo padre, non i suoi
fratelli, il nuovo imperatore di Roma.
VOTO PERSONALE: ★★★★★ 1/2
MINI-COMMENTONE:
Da qualche anno sono particolarmente affascinata dalle grandi e misteriose figure storiche che hanno fatto la storia, soprattutto se si parla della mia. Capirai quindi che un libro incentrato su una delle figure più controverse della Roma antica e su cui ho sentito di tutto non poteva essere che l'occasione perfetta per vedere un nuovo punto di vista, fresco, arguto e magari anche interessante.
Ebbene, devo dire che all'inizio ho faticato un attimo ad ingranare ma poi la storia mi ha catturato e il taglio del Caligola qui romanzato mi ha mostrato l'affresco di una persona e di un uomo prima che quella di un imperatore. Se sia folle non lo so ma di sicuro lo scrittore non è uno sprovveduto quando si parla di realizzare un mondo credibile attorno alle sue storie, perciò una volta entrata nel giusto ordine di idee, è stato impossibile per me non visualizzare ogni singolo istante, ad immaginarmi i particolari e a sentire, anche solo in minima parte, quello che provavano i personaggi.
Decisamente non un libro per tutti i palati ma che sicuramente non dovrebbe mancare a chi ama i romanzi storici ma anche a lettori in cerca di una storia.... dentro la Storia.
Titolo: Qualcosa di vero
Autore: Barbara Fiorio
Genere: Drammatico, commedia
Pagine: 249
Editore: Feltrinelli (Collana I Narratori)
Prezzo: 15,00 €
TRAMA:
A rincasare ubriachi nel cuore della notte si rischia di inciampare in
qualsiasi cosa: un gradino, i lacci delle scarpe, uno stuoino fuori
posto. Ma se ti chiami Giulia, sei una pubblicitaria di successo e per
te l'infanzia è solo una nicchia di mercato, puoi anche inciampare in
una camicia da notte con una bambina dentro: Rebecca, la figlia della
nuova vicina. Allora, tra i fumi dell'alcol, puoi persino decidere di
ospitarla per una notte sul tuo divano. Salvo poi rimanere invischiata
in sessioni di fiabe da raccontarle ogni volta che la madre,
misteriosamente, non c'è. Da Cenerentola a Pollicino, da Raperonzolo
alla Sirenetta, purché siano sempre le versioni originali: quelle di
Perrault, dei Grimm e di Andersen, dove i ranocchi si trasformano in
principi soltanto se li lanci contro un muro, e non sono certo i baci a
risvegliare le più belle del reame. Se invece ti chiami Rebecca e sei
arrivata da poco in città, puoi provare a conquistare i compagni di
classe con le "fiabe vere". Salvo poi imbatterti nelle temibili bimbe
della Gilda del cerchietto, pronte a screditarti con le versioni
edulcorate della Disney. E forse, nonostante i tuoi nove anni, cercherai
di far capire a Giulia, la tua amica del pianerottolo, che, anche se i
principi azzurri nella realtà non esistono, l'uomo giusto a volte è più
vicino di quanto si pensi. Ciò che ancora non sai è che la verità costa
cara. E non solo perché certe cose è meglio non raccontarle, specie
quando ci sono di mezzo i segreti degli adulti.
VOTO PERSONALE: ★★★★ 1/2
MINI-COMMENTONE:
Adorabile. L'ho letto in compagnia di Splendore e l'ho trovato davvero delizioso. Inizialmente sembrava solo una storiella per staccare la spina ma con il passare del tempo, lo scorrere delle pagine ed il susseguirsi delle vicende, mi sono ritrovata ad assistere ad una storia più vera e triste di quanto mi aspettassi. Non si scade nel melodrammatico ma c'è comunque una parte di realtà che credo non possa essere ignorata da chi si appresta alla lettura di questo libro.
Sicuramente non un capolavoro ma le fiabe riadattate sono state quel tocco in più per rendere la storia bella, divertente... fresca.
Credo che non ci sia una specifica 'branca' di lettori per questo libro perciò se vi ispira non indugiate oltre e lasciatevi trasportare in un mondo di fiabe diverse da quelle che noi tutti conosciamo.
Per questa volta concludo qui e lascio la parola a te. Se ti va fammi sapere se può essere una cosa interessante o meno quella di fare mini commenti. Probabilmente più avanti scriverò tre/quattro commenti a post ma il materiale scarseggia e questo è come l'episodio pilota di una serie, perciò c'è tempo per limare eventuali pecche.
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