sabato 3 settembre 2016

[Pensieri fra le pagine: Wonder] « The day is beautiful and so are you »

Ciao tu!
Come stai? Spero bene. Io in questi giorni sono abbastanza giù di corda ma non ho un motivo particolare per esserlo, è semplicemente così. Ma non sono qui per parlare di come mi sento, anzi forse un po' sì, anche se mi concentrerò maggiormente su quello che definirei uno dei libri più belli che ho letto in questo 2016. Non è un capolavoro, è una storia carina e buonista ma se un libro emoziona c'è poco da fare, entra nel cuore e non lo abbandona più.

INFO
 
Titolo: Wonder
Autore: R. J. Palacio
Genere: ragazzi (ma è poi un genere?)
Pagine: 285
Formato: Brossura
Editore: Giunti
Anno: 2013
Disponibilità (ad oggi): in commercio
Prezzo: 12,00€


TRAMA

È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.


VOTO PERSONALE:

COMMENTONE PREGNO SUL LIBRO:

Non so come definire un libro come Wonder poiché, nonostante sia rivolto ad un pubblico prettamente giovane, credo riesca a toccare le corde di qualsiasi fascia di lettore, senza dover fare niente di diverso da quello che già fa per ognuno di loro. Semplicemente si presenta al mondo per com'è e riesce a lasciare solo la sensazione di non doverlo richiudere mai se non in casi eccezionali e questo spiega perché lo abbia divorato in poco meno di un giorno. 

Wonder è una favola, perché di questo si tratta, riletta in chiave moderna che porta in scena una storia complessa ma raccontata in modo pulito e lineare, senza sbavature e puntando sulla semplicità e la scorrevolezza della prosa per lanciare un messaggio importante. 
Essendo una storia educativa può risultare in certi frangenti un po' sopra le righe ma il bello di questa storia è che non deve essere verosimile per centrare l'obbiettivo, così come tutte le favole che abbiamo imparato ad amare - o ad odiare - fin da quando eravamo piccoli. 
Questa favola parla della storia di un ragazzo, August, e del suo riscatto nella sua piccola porzione di società, dapprima incespicando timidamente tra la folla di curiosi, finendo per ingaggiare una battaglia metaforica per dimostrare che il suo valore non va di pari passo con il suo aspetto fisico. Perché August è nato con un volto strano e quasi inquietante, capace di mettere a disagio chiunque lo veda, anche solo per un minuto. Nonostante le apparenze è un ragazzo normalissimo che ha avuto solo la sfortuna di nascere con una diversità piuttosto marcata e dalla quale lui non può scappare né tantomeno agire per arginarla: semplicemente deve convivere con qualcosa che lui non ha mai voluto e che gli ha solo procurato dispiaceri e sofferenza. 
La vita però non si può fare sotto una campana di vetro ed ecco quindi che la necessità di confrontarsi con altri esseri umani lo porta all'inizio del suo pellegrinaggio di crescita, ovvero l'entrata nel mondo con l'iscrizione al primo anno di scuole medie. Lì ha l'opportunità di conoscere molti ragazzi che, in modo alquanto prevedibile, lo evitano con orrore, denigrandolo ed isolandolo. Non tutti però sono senza cuore ed una manciata di questi compagni sarà un prezioso alleato per Auggie, il quale si ritroverà ad affrontare sì tante peripezie ma anche nuove emozionanti situazioni che lo porteranno a scoprire che sì, la gente sa essere spietata, ma è anche capace di sorprendere con un semplice sorriso od un atto di gentilezza.

C'è tanto spazio in Wonder per quanto riguarda le emozioni, sia da parte del lettore che per i personaggi, perciò non è stato così strano scoprire di avere le lacrime agli occhi in determinate situazioni o ancora di rimanere sconvolta davanti ad altre; potrei andare avanti per ore a dire la gamma di emozioni che sono riuscita a provare con questo libricino ma penso che rovinerei solo la lettura a chi ha già deciso di voler leggere il romanzo.
Sempre rimanendo in tema di emozioni ho trovato davvero azzeccata la scelta di dividere il romanzo in più parti, facendo raccontare gli avvenimenti da diverse prospettive, giocando con il tempo e facendo quindi talvolta rivivere, seppur in parte, la stessa situazione ma dalla visuale di un altro personaggio. A modo suo infatti Wonder può essere definito un romanzo corale, seppur penso che questa definizione possa risultare piuttosto inadeguata seppur non riesca a trovare una parola capace di descriverlo.  

La morale dietro questa storia mi pare fin troppo chiara e forse banale per certi versi ma ciò non la rende meno veritiera o ne sminuisce l'importanza, anzi forse è quasi capace di veicolare meglio il proprio messaggio grazie al fatto che è già nota al grande pubblico, vista la vastità di pellicole cinematografiche, libri ed altre storie che hanno già trattato l'argomento diversità in modo più o meno riuscito. 
Per molti probabilmente sarà una lettura fine a sé stessa ma per altri, se costoro saranno capaci di trarre i giusti insegnamenti dalle parole dei personaggi di questo romanzo, sarà una bellissima esperienza.

In definitiva penso che Wonder sia uno di quei libri che andrebbero almeno presi in considerazione (e possibilmente anche letti) perché ci servono, ci ricordano cosa dovrebbe avere la priorità e cosa invece dovrebbe cambiare. Il mondo forse non cambierà ma se c'è qualcosa che questo libro mi ha insegnato è che almeno noi sì, proprio noi, possiamo essere una parte di quel piccolo cambiamento che vorremmo vedere.

 

1 commento:

  1. Oh, che commento meraviglioso, mi hai fatto venire voglia di leggere il romanzo. *___* Si vede che ti ha colpita positivamente, è bello quando un libro sa parlare al cuore così come alla mente. Se un romanzo può insegnare anche una sola piccola cosa buona, allora è il benvenuto, e in questo caso si vede che insegna ben di più. ^_^
    Coccole, Val =)

    RispondiElimina