venerdì 26 febbraio 2016

[Quattro chiacchere su... Life is Strange] « Max non sei pazza. Non stai sognando. È arrivato il momento di essere un eroe di tutti i giorni. »

Buon pomeriggio tu!

Oggi non parlerò di dorama o libri ma rispolvererò una vecchia gloria, Quattro chiacchere su..., quella che credo diventerà a tutti gli effetti una rubrica sui videogiochi a cadenza... abbiamo una cadenza qui? Credo che a te arrivi solo una notifica che ti avvisa che una senza niente da fare ha pubblicato un post quindi non scomodiamo cadenze e cose professionali. 
Il titolo di cui ti parlo oggi è un altro piccolo capolavoro, un'emozione continua che regala tante strette al cuore e per cui i Kleenex sono obbligatori. Parlo di Life is Strange, una perla rara in un panorama che propone ciclicamente le stesse cose, approdato anche su console. Grazie per averlo fatto. 

INFO

Titolo: Life is Strange
Genere: Avventura grafica
PEGI (fascia d'età): 16
(Clicca QUI per maggiori informazioni.)
Data di pubblicazione: 22 gennaio 2016 (Versione fisica / Europa)
Per saperne di più: Life is Strange Wiki
Note: Consigliato anche a chi non ama giocare. LiS è molto più di un questo.


TRAMA

Segui la storia di Max Caulfield, una studentessa di fotografia che salvando la vita alla sua migliore amica Chloe Price si accorge di avere lo straordinario potere di riavvolgere il tempo.
Mentre indagano sull’improvvisa sparizione della loro compagna di scuola Rachel Amber, le due amiche si rendono conto che la cittadina di Arcadia Bay ha un lato oscuro. Max scoprirà presto fino a che punto cambiare il passato può compromettere il futuro.


VOTO PERSONALE:


COMMENTONE PREGNO SUL GIOCO:
  

Sottofondo musicale



Foals - Spanish Sahara

Inizierei ponendoti un quesito, caro lettore: come si definisce un'opera un capolavoro? Io dopo aver terminato questo titolo ed aver letto pareri contrastanti in merito, ho iniziato a chiedermi come si possa giudicare qualcosa capolavoro, almeno da un punto di vista puramente oggettivo. Se scomodassimo il 'mero' parere soggettivo allora quello che io ritengo capolavoro potrebbe benissimo essere considerata carta straccia da chiunque non sia del mio stesso avviso, ne sono ben consapevole. Volendo guardare probabilmente molti dei commenti che posto qui sul blog non vengono condivisi dalla maggior parte di chi quelle parole le legge, le assimila, ci ragiona sopra per vedere se si trova d'accordo o meno, insomma ci perde tempo nel farlo. Tu sarai sicuramente tra queste persone perciò voglio che anche tu sia partecipe del tema che stiamo trattando e non credo esista modo migliore se non quello di porre una domanda in modo schietto: cos'è secondo te un capolavoro? Prova a pensarci e se ne hai voglia scrivilo nei commenti, sarei curiosa di capire un punto di vista differente dal mio.



Adorando le storie del mistero e più in generale i polizieschi, non potevo non essere attirata da una miscela dei due generi sopracitati con una dose di sovrannaturale, palesata con la capacità di Max di riavvolgere il tempo.
La storia inizialmente può sembrare solo un semplice scorcio sulle vite incasinate di due adolescenti che si devono fare strada tra bulli, compiti e minchiate. Niente di più sbagliato. LiS è una storia che parte in sordina, mostrando la normalità di una cittadina come Arcadia Bay, mutando sempre più in un crescendo di avvenimenti inspiegabili ed al limite dell'assurdo, mostrando tanti spaccati di vita e facendo compiere al giocatore delle scelte, alcune delle quali sono una sofferenza unica. Non negherò di essere una piagnona che si è emozionata anche per un fotogramma ma leggendo in giro vari commenti, specialmente mentre seguivo i gameplay, ho notato di non essere stata l'unica ad uscirne così, anzi. E volete sapere il perché? LiS non è un gioco o un'avventura che lasciano indifferenti, una emozione positiva o negativa la suscita a chiunque si appropinqui alla stessa, perciò potete amarlo od odiarlo quanto volete ma una qualche reazione ve la farà provocare, credetemi. 



La storia è quella di Maxine Caulfield, una ragazza ritornata dopo anni nella cittadina natale, Arcadia Bay, per studiare e seguire il corso di fotografia di quello che potremmo definire il suo idolo, il famoso fotografo Mark Jefferson. 
Come nella vita basta un niente perché questa svolti improvvisamente in una direzione inaspettata e così accade anche a Max, la quale, dopo aver fotografato una bellissima farfalla nel bagno, si ritrova ad assistere all'omicidio di una ragazza da parte del rampollo della ricca famiglia locale che sembra poter comprare tutto e tutti, Nathan Prescott. Ed è proprio in questo frangente che scopre di possedere il potere di riavvolgere il tempo, cosa che le dà l'imperativo morale di fare ogni cosa possibile pur di salvare la vita della misteriosa ragazza dai capelli blu.
Grazie a quello che sembra essere un segno del destino ha altresì modo di incrociare nuovamente il suo percorso con la migliore amica Chloe, profondamente cambiata dall'ultima volta in cui si sono viste cinque anni or sono, cosa che la porterà a scoprire quanto sia rimasto della ragazza che un tempo conosceva e che le darà modo, assieme all'amica ritrovata, di mettersi alla ricerca di una ragazza scomparsa, tale Rachel Amber
Non mi dilungherò sul mistero che grava attorno alla figura di Rachel Amber ma vi posso assicurare che la storia di questa ragazza sarà un punto importantissimo della storia e che raggrupperà una moltitudine a dir poco pittoresca di persone ed eventi apparantementi slegati tra loro, i quali però sembrano avere come comune denominatore proprio lei, una giovane e bella diciottenne che sognava una vita tutta nuova lontano dalla cittadina. 

Max non avrà modo solo di fare l'investigatrice in erba, anzi, ma si ritroverà a dover fare i conti con le conseguenze delle sue azioni e delle decisioni che il giocatore prenderà assieme a lei, senza comunque dimenticare quel lato un po' fanciullesco e drammaticamente reale di un'adolescenza che va spegnendosi ma che non per questo non porta con sé un peso gravoso da sostenere. Ebbene sì, in LiS i drammi adolescenziali vengono raccontati con rispetto e maturità, oltre che con sentimento, ponendo il giocatore davanti a scelte morali non indifferenti. Ci saranno infatti argomenti come bullismo, droga, eutanasia, rapporti conflittuali, morte, ma anche amicizia, altruismo e tutto ciò che può rendere grande ed al tempo stesso mostruoso l'essere umano. Non so che interpretazione si possa dare a questa storia ma dentro io ci ho visto un grande specchio che rifletteva la natura umana a tutto tondo, toccando temi profondi e dolorosi riuscendo a non scadere nella banalità o nel buonismo, mostrando anche l'altra faccia della medaglia, quella che ci mostra che per ogni ombra nel mondo c'è una controparte di luce che fa da contrappeso e ristabilisce un equilibrio necessario tra un bene ed un male che da sempre sono esistiti e contro cui ci si scontra pressocché ogni giorno. Se infatti decideremo di dire una bugia, per quanto essa possa essere insignificante nel momento stesso in cui decidiamo di pronunciarla ad alta voce, il gioco inaspettatamente ci porterà a pagarne le conseguenze qualora decidessimo di ritornare sui nostri passi o se semplicemente la situazione si complicasse fino al punto in cui emergerebbe il fatto che noi abbiamo mentito in quella determinata circostanza. 



Se le scelte condizionano così tanto la storia, non c'è da stupirsi di quanto codeste possano risultare difficili e talvolta pesanti come macigni, poiché per quanto questa sia un'opera di finzione - tolti avvenimenti inspiegabili e poteri soprannaturali -, ci si ritrova comunque a prendere delle decisioni anche normali ma non per questo banali, perciò penso che sia più che raro ritrovarsi in determinate situazioni pur rimanendo impassibili, senza essere nemmeno sfiorati dalle vicende che colpiscono il giocatore e la protagonista con esso. 
Non c'è fondamentalmente una scelta giusta o sbagliata, solo la scelta che si decide di compiere e trovo che sia una cosa molto bella oltre che azzeccata visto il prodotto di cui si parla, poiché, nonostanti i binari predefiniti della storia, i cambiamenti che si possono attuare con una scelta piuttosto che un'altra danno la possibilità di rigiocare il titolo anche solo per il gusto di sapere come sarebbe stato fare quella cosa, come si sarebbe sviluppata la sottotrama se invece avessi fatto l'altra scelta ancora....

Oltre alle scelte, parte integrante di questa avventura, però ci sono anche dei personaggi che sembrano usciti da un romanzo talmente sono vividi e reali. Erroneamente si potrebbe paragonare di primo acchito questo gioco ad una pellicola cinematografica ma io penso che abbia più cose in comune con un romanzo vero e proprio, poiché durante l'arco dei cinque episodi che compongono la storia si ha modo di vedere i personaggi maturare e mutare in base alle scelte che si compiono, ed in un certo senso anche io come giocatrice ho subìto questa cosa e la trovo meravigliosa. Tutti i personaggi hanno una ragione di esistere, perfino anche quello che reputeresti insignificante potrebbe avere un'informazione per te utile in quel particolare frangente, cosa che ha spinto la piccola esploratrice che c'è in me a parlare praticamente con chiunque in ogni occasione possibile. 



Il finale è stata forse la parte più straziante di tutta la storia. Ormai arrivati alla conclusione i nodi dovevano per forza di cose arrivare al pettine ed è stato uno degli ammassi di nodi più emozionanti e struggenti che abbia mai vissuto nel mio animo di videgiocatrice (sempre abbastanza svampita ma non diciamolo in giro); ho letto delle lamentele sui finali - ne esistono due e cambiano in base ad una delle tante scelte cruciali all'interno del gioco - ma onestamente credo non ci sia nulla da recriminare ad una conclusione che dona, a chi riesce ad apprezzarla, una piccola perla che assomiglia alla morale di una favola, ovvero che tutto accade per una ragione e che dal destino non si può fuggire. Non so se tu che stai leggendo ci credi, al destino, ma io sì. Sono una di quelle persone convinte che la storia è già stata scritta ma che, come in un'avventura grafica, tu possa fare delle piccole grandi scelte che avranno un impatto su tutto il tuo percorso di vita. Perciò la scelta più importante, quella che chiuderà il cerchio, è la più sofferta sotto molti aspetti: racchiude un sacrificio enorme e doloroso, simboleggia una fine che dà però vita ad un nuovo inizio - ma che per questo non risulta meno difficile e dolceamaro -, dona speranza ma al tempo stesso, in qualche anfratto buio del tuo cuore, riesce a distruggere una parte di te e lo fa con la poesia crudele e dolceamara di una vita che si spezza, di una farfalla che con lo sbattere delle sue ali colorate riesce a devastare qualcosa di immenso e prezioso dall'altra parte del mondo. 



LiS per me simboleggia qualcosa che va al di là della percezione del capolavoro, poiché è al tempo stesso una storia bellissima, un gioco emozionante, talvolta crudele anche, oltre che una lezione di vita. LiS per me funziona perché riesce a toccare le corde più profonde del tuo io facendoti piangere come una bambina pur essendo cresciuta; funziona perché riesce a farti capire che non ci si deve vergognare di quelle lacrime salate che si stanno versando, poiché c'è un tempo per ogni cosa, compreso il sentirsi vivi ed umani, magari proprio attravero una storia dolceamara di vite spezzate e sogni infranti, di amicizia e sentimenti genuini. E tutto questo con una dose di soprannaturale che non devasta ma che anzi eleva ancora più in alto una storia che già di per sé vola per bellezza grazie alle sue magiche e delicate ali. 


1 commento:

  1. Che meraviglioso commento, come sempre riesci ad essere intensa e profonda, piacevole da leggere e capace di far riflettere, è un dono raro. ^_^ Non conosco il gioco, ma leggendo le tue parole è come se l'avessi fatto. Capolavoro per me è qualcosa che riesce a toccare il cuore, di chiunque, a qualnque latitudine, perchè c'è il parere personale, ma c'è anche il Bello o Brutto oggettivo. Personalmente non credo nel destino, sono convinta che nulla sia già scritto, il libero arbitrio che abbiamo è il dono più grande, ma anche la prova più grande. Si può fare tutto e il contrario di tutto, sta a noi decidere. E agli altri, quindi il mio libero arbitrio si incontra e scontra con quello altrui, creando le mille dinamiche della vita. E se un gioco può far riflettere su temi tanto profondi ben venga, c'è bisogno di cose belle che arricciscano, non di cose idiote. Grazie Fiorellino. ^_^

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